Le origini dei tarocchi sono complesse e piuttosto contestate, ma la maggior parte degli storici fa risalire le sue prime forme all’Italia del XV secolo, dove emerse come gioco di carte chiamato “tarocchi” tra la nobiltà. I primi mazzi sopravvissuti, come i tarocchi Visconti-Sforza del 1440 circa, erano utilizzati principalmente per il gioco d’azzardo piuttosto che per la divinazione.
La connessione tra i tarocchi e la Cabala è in gran parte uno sviluppo successivo, emerso principalmente nel corso del XVIII e XIX secolo grazie al lavoro di occultisti ed esoteristi. Questa connessione non era intrinseca ai tarocchi originali, ma è stata deliberatamente costruita da studiosi che cercavano di creare un quadro simbolico più sofisticato.
Le figure chiave per stabilire questa relazione sono:
Antoine Court de Gébelin (XVIII secolo) fu tra i primi a proporre che i tarocchi contenessero l’antica saggezza egizia e avessero collegamenti con le tradizioni mistiche, anche se le sue teorie mancavano di prove storiche.
Éliphas Lévi (Alphonse Louis Constant) a metà del XIX secolo fece collegamenti più espliciti tra i 22 Arcani Maggiori e le 22 lettere dell’alfabeto ebraico, suggerendo che ogni carta corrispondesse a un percorso dell’Albero della Vita cabalistico. Si trattava in gran parte di una sua creazione sintetica piuttosto che di una tradizione autentica.
Alla fine del XIX secolo, l’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata sistematizzò ulteriormente queste connessioni, creando elaborate corrispondenze tra i tarocchi, le lettere ebraiche, i segni astrologici e le dieci sefirot dell’albero cabalistico. Membri come A.E. Waite e Aleister Crowley svilupparono influenti mazzi di tarocchi basati su questi principi.
Da un punto di vista psicologico, Carl Jung ha poi trovato valore nelle immagini dei tarocchi come rappresentazioni di schemi archetipici, vedendo le carte come strumenti utili per esplorare la mente inconscia, indipendentemente dalle loro origini storiche o dalle rivendicazioni mistiche.
La sintesi cabalistico-tarotica rappresenta un esempio affascinante di come i sistemi spirituali e filosofici possano essere combinati in modo creativo per creare nuove strutture di significato, anche quando la connessione storica è tenue. Questa tradizione sintetica è diventata così influente che molte persone danno per scontato che il collegamento sia antico e autentico, mentre in realtà si tratta di un quadro interpretativo relativamente moderno.
Autori come Eliphas Levi e Aleister Crowley considerano i Tarocchi una rappresentazione simbolica dell’universo, strettamente legata all’Albero della Vita della Kabbalah. Questa relazione si manifesta chiaramente nelle corrispondenze tra i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi, i 22 sentieri dell’Albero Sefirotico e le 22 lettere dell’alfabeto ebraico.
In questo articolo ci concentreremo sulla versione di Ride Waite dei primi anni del 1900, che è la più popolare e che ricalca fedelmente le sephirot e i simboli cabalistici dell’Albero della Vita. In questo articolo esploreremo la relazione tra i tarocchi e l’albero della vita e come interpretare le carte dell’albero della vita.
I Tarocchi come linguaggio simbolico
Sebbene i Tarocchi di Marsiglia siano nati nel Medioevo, la loro struttura sembra riflettere una saggezza ancestrale legata alla Torah (תורה). La parola “Tarocchi” può essere interpretata come una trasposizione speculare di “Torah”, dove:
- Tau (ת) rappresenta la materia e il mondo (croce, fine)
- Hei (ה) simboleggia il respiro o lo spirito.
I Tarocchi possono quindi essere visti come un ponte tra spirito e materia e le loro immagini permettono di comprendere i processi dell’anima nel suo viaggio attraverso l’Albero della Vita.

Struttura dei Tarocchi e dell’Albero della Vita
I Tarocchi completi contengono 78 carte, che si integrano simbolicamente con l’Albero della Vita nel modo seguente:
1. Arcani Maggiori (22 carte)
Ciascuno dei 22 Arcani Maggiori corrisponde a uno dei 22 sentieri dell’Albero della Vita, che collegano le sefirot (sfere). Ogni sentiero è anche collegato a una lettera ebraica.
2. Carte numerate (40 carte)
Rappresentano le 10 sefirot moltiplicate per i 4 semi (bacchette, coppe, spade, monete). Ogni seme rappresenta un livello di manifestazione:
Bacchette: Atziluth (Fuoco – Emanazione)
Coppe: Bri’ah (Acqua – Creazione)
Spade: Yetzirah (Aria – Formazione)
Monete: Assiyah (Terra – Azione)
3. Carte di Corte (16 carte)
4 figure (Re, Regina, Cavaliere, Paggio) per ogni seme. Queste sono associate alle 16 triadi dell’Albero:
6 triadi strutturali
5 triadi attive
5 triadi passive
Corrispondenze: Sentieri, lettere ebraiche e arcani maggiori
Percorso n. | Lettera ebraica | Arcani Maggiori | Significato iniziatico |
---|---|---|---|
0 | Shin ש | Il Matto | Libertà spirituale, puro potenziale |
1 | Alef א | Il Mago | Volontà, azione creativa |
2 | Scommessa ב | L’Alta Sacerdotessa | Saggezza interiore, ricettività |
3 | Gimel ג | L’imperatrice | Fertilità, creatività, natura |
4 | Dalet ד | L’imperatore | Struttura, ordine, azione concreta |
5 | Hei ה | Lo Ierofante | Tradizione, guida spirituale |
6 | Vav ו | Gli amanti | Dualità, scelta, integrazione degli opposti |
7 | Zayin ז | Il carro | Volontà diretta, progresso, vittoria |
8 | Chet ח | Giustizia | Legge cosmica, equilibrio, karma |
9 | Tet ט | L’Eremita | Ricerca interiore, saggezza nascosta |
10 | Yod י | Ruota della fortuna | Cambiamento, cicli, destino |
11 | Kaf כ | La forza | Coraggio, controllo degli istinti |
12 | Lamed ל | L’impiccato | Sacrificio, pausa, vista invertita |
13 | Mem מ | Morte | Trasformazione, fine del ciclo |
14 | Monaca נ | Temperanza | Alchimia, integrazione, armonia interiore |
15 | Samekh ס | Il Diavolo | Ombra, desiderio, attaccamento |
16 | Ayin ע | La Torre | Disturbo, verità liberatoria |
17 | Pe פ | La Stella | Speranza, visione, chiarezza |
18 | Tsade צ | La Luna | Inconscio, illusioni, intuizione |
19 | Qof ק | Il Sole | Rivelazione, gioia, illuminazione |
20 | Resh ר | Giudizio | Risveglio, valutazione, redenzione |
21 | Tav ת | Il mondo | Appagamento, unità, completezza |
Nota: questa nuova numerazione inizia con Il Matto come sentiero 0 e termina con Il Mondo come sentiero 21, allineandosi con molte tradizioni moderne dei Tarocchi.
Triadi e Carte di Corte
Triadi strutturali
Radici (Kether, Chokmah, Binah) → Re di Bacchette
Fede (Chokmah, Binah, Tiferet) → Re di Coppe
Etica (Chesed, Gevurah, Tiferet) → Regina di Coppe
Risveglio (Tiferet, Hod, Netzach) → Regina di Bastoni
Equilibrio dell’umore (Hod, Netzach, Yesod) → Pagina di Spade
Inserimento nel Mondo (Hod, Netzach, Malkuth) → Pagina delle Monete
Triadi attive
Mistica (Kether, Chokmah, Tiferet) → Re delle Monete
Innovazione (Chokmah, Chesed, Tiferet) → Regina di Spade
Desideri (Chesed, Tiferet, Netzach) → Cavaliere delle Monete
Impulso (Tiferet, Netzach, Yesod) → Cavaliere di Coppe
Iniziativa (Netzach, Yesod, Malkuth) → Pagina di Bacchette
Triadi passive
Ascetismo (Kether, Binah, Tiferet) → Re di Spade
Conservazione (Binah, Gevurah, Tiferet) → Regina delle Monete
Paure (Gevurah, Tiferet, Hod) → Cavaliere di Spade
Intuizione (Tiferet, Hod, Yesod) → Cavaliere di Bastoni
Logica (Hod, Yesod, Malkuth) → Pagina di Coppe
Applicazione pratica: Diffusione cabalistica
1. Diffusione della triade
Pesca 3 carte. Se formano una triade chiusa: indica un blocco profondo.
Se si tratta di una triade aperta (due carte contigue): la carta mancante rivela l’aspetto non integrato.
La carta all’esterno della triade suggerisce l’azione necessaria.
Esempio: Il Matto (0), Il Mago (1), Il Diavolo (15)
Matto + Mago formano la Triade delle Radici.
Manca l’Imperatrice (3) → Conflitto familiare.
Il Diavolo → Accedi all’inconscio, lavora sull’ombra.
2. Diffusione lineare
Scheda 1: Ostacolo
Scheda 2: Cosa bisogna fare
Scheda 3: Risultato se il consiglio viene seguito
Ogni carta viene interpretata in base al suo percorso e alla sua energia simbolica. L’obiettivo non è quello di predire il futuro, ma di mostrare lo stato attuale dell’anima e la sua potenziale trasformazione.
Conclusione
I Tarocchi e l’Albero della Vita formano un linguaggio esoterico coerente e ricco di simbolismi. L’uso dei Tarocchi come strumento introspettivo cabalistico permette di accedere a livelli profondi della psiche, rivelando le tappe del viaggio dell’anima verso l’integrazione, l’equilibrio e la saggezza. Questa visione può essere utilizzata sia nella pratica terapeutica che nel percorso iniziatico personale.
Utilizzati per la divinazione o per la conoscenza di sé, i Tarocchi sono un ottimo strumento per conoscere l’Albero della Vita, le sue qualità sephirot, i sentieri, la numerologia e le lettere ebraiche. È uno strumento che può portare l’Albero della Vita nel regno del mistero della sincronicità, della canalizzazione dell’energia e dell’esplorazione della mente inconscia.
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