Nell’ambito della psicoterapia incentrata sul corpo, le Strategie del Carattere offrono una lente profonda per comprendere come i meccanismi di sopravvivenza precoci plasmino il comportamento degli adulti. Questo articolo fornisce un’esplorazione dettagliata delle nove strategie principali, delle loro radici psicologiche e delle applicazioni terapeutiche pratiche, evidenziando anche la loro sinergia con modalità come Hakomi, Sistemi Interni Familiari (IFS) e la terapia centrata sulla persona di Carl Rogers.
Cosa sono le strategie del carattere?
Le strategie caratteriali sono schemi adattivi sviluppati nell’infanzia per far fronte a bisogni non soddisfatti, traumi o instabilità relazionale. Queste strategie, spesso inconsapevoli, hanno origine dal tentativo del sistema nervoso di garantire sicurezza e connessione. Se un tempo avevano uno scopo protettivo, in età adulta possono diventare rigide e limitanti. Il modello enfatizza la curiosità non patologizzante, inquadrando queste strategie come adattamenti intelligenti che meritano compassione.
Le nove strategie del carattere: Un elenco dettagliato
1. Sensibile Ritirato
- Origini: Rifiuto precoce, negligenza o trauma (ad esempio, un bambino che si sentiva indesiderato).
- Credenze di base: “Non sono sicuro”, “Non appartengo”, “C’è qualcosa di sbagliato in me”.
- Comportamenti: Evitamento sociale, rifiuto delle emozioni, tensione fisica (ad esempio, postura contratta).
- Esempio significativo: Una persona che si isola dopo una critica percepita.
- Applicazioni terapeutiche:
- Risanamento somatico: Esercizi di grounding per ancorare i sentimenti di sicurezza.
- Lavoro narrativo: Riformulare la frase “Non appartengo” in “Posso creare connessioni sicure”.
2. Sensibile alle emozioni
- Origini: Cura incoerente (ad esempio, alternanza di calore e ostilità).
- Credenze fondamentali: “Niente è sicuro”, “La calma è pericolosa”.
- Comportamenti: Ipervigilanza, volatilità emotiva, attacchi di panico.
- Un esempio emblematico: Un genitore che fa una catastrofe per le piccole ferite del figlio.
- Applicazioni terapeutiche:
- Mindfulness: Tecniche di respirazione per regolare i picchi emotivi.
- Riparazione dell’attaccamento: Costruire la fiducia attraverso interazioni terapeutiche prevedibili.
3. Dipendente Affascinante
- Origini: Privazione emotiva o fisica (ad esempio, caregiver lontani).
- Credenze fondamentali: “Non sono importante”, “Tutti mi abbandoneranno”.
- Comportamenti: Appiccicosità, piacere alle persone, paura della solitudine.
- Un esempio emblematico: Un partner che manda messaggi incessanti per non sentirsi solo.
- Applicazioni terapeutiche:
- Definizione dei limiti: Giochi di ruolo sull’indipendenza a piccoli passi.
- Il lavoro delle parti IFS: Dialogare con la parte del “bambino bisognoso” per coltivare l’auto-salvataggio.
4. Autosufficiente
- Origini: Punizione per aver avuto bisogno di aiuto (ad esempio, “Smetti di piangere, occupatene tu”).
- Credenze fondamentali: “Non posso contare su nessuno”, “I bisogni sono debolezze”.
- Comportamenti: Lavoro eccessivo, riluttanza a chiedere aiuto, distacco emotivo.
- Un esempio emblematico: Un amministratore delegato che fa il micromanager per evitare di delegare.
- Applicazioni terapeutiche:
- Pratica della vulnerabilità: Condividere gradualmente le proprie difficoltà personali in seduta.
- Ristrutturazione cognitiva: Sfidare la narrativa “indipendenza = forza”.
5. Duro Generoso
- Origini: Sfruttamento della vulnerabilità (ad esempio, caregiver che hanno usato il senso di colpa per controllare).
- Credenze di base: “La vulnerabilità è pericolosa”, “Devo controllare per sopravvivere”.
- Comportamenti: Dare troppo per manipolare, reprimere le emozioni, lotte di potere.
- Un esempio significativo: Un amico che paga le cene ma si risente della gratitudine degli altri.
- Applicazioni terapeutiche:
- Esplorazione dell’autenticità: Scrivi un diario con richieste come “Cosa voglio veramente?”.
- Consapevolezza somatica: Individuare la tensione della mascella o delle spalle quando ci si sente usati.
6. Manipolatore affascinante
- Origini: Autonomia soffocata (ad esempio, “I tuoi desideri non contano”).
- Credenze fondamentali: “L’onestà porta al rifiuto”, “Devo ingannare gli altri per soddisfare i miei bisogni”.
- Comportamenti: Fascino superficiale, inganno, adulazione.
- Un esempio emblematico: Un collega che si prende il merito delle idee degli altri.
- Applicazioni terapeutiche:
- Allineamento dei valori: Esplorare i valori fondamentali (ad esempio, l’integrità) rispetto alle abitudini manipolative.
- Gioco di ruolo: Esercitarsi nella comunicazione diretta utilizzando la struttura “DEAR MAN” della DBT.
7. Sovrastante Endurer
- Origini: Punito per la spontaneità (ad esempio, “I bravi bambini non litigano”).
- Credenze fondamentali: “Devo obbedire per essere amato”, “I miei sentimenti sono pesanti”.
- Comportamenti: Conformità cronica, intorpidimento emotivo, paura del conflitto.
- Un esempio significativo: Un dipendente che rimane in silenzio nonostante le pratiche non etiche.
- Applicazioni terapeutiche:
- Arti espressive: Pittura o musica per accedere alla rabbia repressa.
- Formazione sull’assertività: Pratica graduale di dire “no” in scenari poco rischiosi.
8. Appiccicoso espressivo
- Origini: Respinto o ridicolizzato per le sue emozioni (ad esempio, “Sei troppo drammatico”).
- Credenze di base: “Nessuno mi ascolta”, “Devo lottare per ottenere attenzione”.
- Comportamenti: Emozioni esagerate, ricerca di attenzione, paura dell’abbandono.
- Un esempio emblematico: Un partner che minaccia di andarsene durante i disaccordi.
- Applicazioni terapeutiche:
- Costruire l’autostima: Affermazioni per contrastare il “non sono amabile”.
- Riparazione dell’attaccamento: Elaborazione delle prime esperienze di non ascolto.
9. Occupato e iperfocalizzato
- Origini: Responsabilità adulte premature (ad esempio, “Sii perfetto o sei un fallimento”).
- Credenze fondamentali: “Il riposo è un fallimento”, “Devo guadagnarmi l’amore attraverso i risultati”.
- Comportamenti: Stacanovismo, perfezionismo, incapacità di rilassarsi.
- Un esempio significativo: Un genitore che dà priorità alla carriera rispetto alla famiglia.
- Applicazioni terapeutiche:
- Pause Mindfulness: Pause strutturate per interrompere l’iperfocus.
- Lavoro sul bambino interiore: Riconnettersi con la giocosità (ad esempio, programmare il “tempo del divertimento”).
Applicazioni terapeutiche del modello
1. Risoluzione del trauma attraverso le tecniche somatiche
- Esempio: Per un cliente sensibile e introverso, i terapeuti utilizzano gli esperimenti di mindfulness di Hakomi per esplorare la tensione corporea durante le interazioni sociali. Rallentando e notando le sensazioni (ad esempio, il petto teso), i clienti imparano a distinguere i traumi del passato dalla sicurezza del presente.
2. Integrazione cognitivo-comportamentale
- Esempio: Un cliente autosufficiente tiene traccia di pensieri come “Non posso fare affidamento su nessuno” e allo stesso tempo nota i segnali somatici (ad esempio, il respiro superficiale). Questa duplice consapevolezza li aiuta a sfidare la rigidità cognitiva e a sperimentare la richiesta di aiuto.
3. Dinamiche della terapia di gruppo
- Esempio: In un gruppo per persone dipendenti, i membri si esercitano a stabilire dei limiti attraverso dei giochi di ruolo, supportati da coetanei che normalizzano il disagio di dire “no”.
4. Coaching sul posto di lavoro e sulla leadership
- Esempio: Un dirigente iperfocalizzato e indaffarato impara a delegare modificando la frase “devo fare tutto io” in “fidarsi del mio team ci rafforza”.
Integrazione con altre modalità
Terapia Hakomi
- Sinergia: Entrambi i modelli danno priorità all’integrazione corpo-mente e all’indagine gentile.
- Esempio: Un cliente “duro e generoso” esplora le radici somatiche del controllo (ad esempio, i pugni chiusi) attraverso gli esperimenti Hakomi basati sulla consapevolezza.
Sistemi familiari interni (IFS)
- Sinergia: il linguaggio delle “parti” dell’IFS si allinea con la visione delle strategie come subpersonalità protettive.
- Esempio: Nel caso di un cliente ” appiccicoso espressivo”, l’IFS aiuta a dialogare con la parte “che cerca l’attenzione” per affrontare la solitudine di fondo.
La terapia centrata sulla persona di Carl Rogers
- Sinergia: La stima positiva incondizionata di Rogers crea sicurezza per l’esplorazione delle strategie.
- Esempio: Un cliente Manipolatore Affascinante abbassa la guardia quando viene accolto da una curiosità non giudicante (“Mi chiedo cosa si provi a sentire che non si può essere onesti”).
Perché questo modello è importante
- Guarigione olistica: Unisce mente, corpo e schemi relazionali.
- Empowerment: Convalida la capacità di adattamento dei clienti, riducendo la vergogna.
- Flessibilità: Si integra con diverse modalità (CBT, IFS, Hakomi) per interventi personalizzati.
Conclusione
Le strategie caratteriali non sono difetti ma saggezza di sopravvivenza congelata nel tempo. Comprendendo le loro origini e aggiornandole delicatamente, i clienti possono recuperare flessibilità, autenticità e gioia. Sia attraverso l’esplorazione somatica, il lavoro sulle parti o l’empatia rogersiana, questo modello offre ai terapeuti una tabella di marcia per guidare i clienti dalla sopravvivenza alla prosperità.
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